QUANDO IL SÉ ESPLODE

Viaggio nelle personalità impulsive

Introduzione

Il Manuale Diagnostico e Statistico per i Disturbi Mentali (DSM) propone una classificazione dei disturbi di personalità divisa in tre gruppi chiamati cluster. 

I disturbi di personalità del cluster B sono caratterizzati da un comportamento impulsivo e drammatico e ne fanno parte il disturbo narcisistico, antisociale, istrionico e borderline di personalità

Tutti questi disturbi condividono caratteristiche impulsive e drammatiche, ma ci sono alcune differenze fondamentali. 

Gli individui narcisisti sono grandiosi e si sentono titolari di diritti speciali, gli individui borderline sono emotivamente instabili e possono diventare facilmente rabbiosi e disforici, gli individui antisociali mancano di empatia, non rispettano le leggi, non provano senso di colpa e possono fare del male se questo serve a raggiungere i propri obiettivi e infine gli individui istrionici sono eccessivamente drammatici e alla ricerca di attenzione

Il Disturbo Narcisistico di Personalità (NPD) è un disturbo mentale caratterizzato da uno schema di grandiosità, un eccessivo bisogno di ammirazione e una mancanza di empatia per gli altri. Le persone con NPD hanno un senso di autostima gonfiato e credono di essere superiori agli altri. Hanno un forte senso del diritto e spesso sfruttano gli altri per raggiungere i propri obiettivi. Mancano di empatia e sono spesso preoccupati da fantasie di potere, successo e attrattiva. Possono avere la tendenza ad essere arroganti, a mettersi in mostra e ad avere difficoltà a gestire le critiche o i rifiuti.

Nel disturbo narcisistico di personalità, la svalutazione è il processo di sminuire o ridurre il valore di qualcuno o qualcosa. Questo può riguardare individui o gruppi di persone ed è spesso diretto a coloro che sono più vicini alla persona con il disturbo, come i membri della famiglia o il partner sentimentale. La svalutazione può manifestarsi in vari modi, come l’abuso verbale, lo sminuire i successi degli altri o la manipolazione, ed è usata come mezzo per mantenere il controllo o il potere nella relazione. Spesso si tratta di un meccanismo di difesa utilizzato per proteggere il senso di autostima del narcisista, che spesso è fragile.

Il Disturbo Borderline di Personalità (BPD) è un disturbo di personalità caratterizzato da emozioni intense e instabili, senso di sé distorto e impulsività. Le persone con BPD hanno spesso difficoltà a regolare le proprie emozioni e possono mettere in atto comportamenti autodistruttivi. Tendono inoltre ad avere paura dell’abbandono e relazioni instabili.

In sintesi, l’NPD è caratterizzato da grandiosità, eccessivo bisogno di ammirazione e mancanza di empatia, mentre il BPD è caratterizzato da emozioni intense e instabili, senso di sé distorto, impulsività, paura dell’abbandono e relazioni instabili.

Il disturbo narcisistico di personalità (NPD) e il disturbo borderline di personalità (BPD) sono disturbi distinti, elencati nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5). Tuttavia, i soggetti con NPD possono presentare anche sintomi di BPD o di altri disturbi di personalità. È anche possibile che a un individuo vengano diagnosticati sia l’NPD che il BPD, il che è noto come comorbilità. È importante notare che, sebbene possano esserci delle somiglianze tra questi disturbi, essi hanno criteri diagnostici distinti e devono essere valutati separatamente. Per determinare la diagnosi specifica è necessaria una valutazione diagnostica approfondita da parte di un professionista della salute mentale qualificato.

Il Disturbo Istrionico di Personalità (IPD) è caratterizzato da un’eccessiva ricerca di attenzione, espressività emotiva e bisogno di approvazione. Gli individui affetti da questo disturbo possono essere eccessivamente drammatici, seduttivi e inclini a esagerare le proprie emozioni e i propri comportamenti. Possono anche essere superficiali, facilmente influenzabili dagli altri e privi di un senso di identità. Spesso hanno difficoltà a mantenere relazioni stabili e possono mettere in atto comportamenti sessualmente seduttivi o provocatori per ottenere attenzione. 

Il Disturbo Antisociale di Personalità (ASPD) è un disturbo mentale caratterizzato da un modello persistente di disprezzo e violazione dei diritti altrui. Dal punto di vista psicodinamico, si ritiene che sia causato da una combinazione di fattori genetici e ambientali, tra cui l’abuso e l’abbandono infantile. Dal punto di vista descrittivo, gli individui con disturbo antisociale di personalità sono spesso descritti come privi di empatia e di rimorso e possono assumere comportamenti manipolatori e ingannevoli. Possono anche avere una storia di problemi legali e difficoltà a mantenere relazioni stabili. 

I soggetti con ASPD possono mettere in atto comportamenti criminali, manipolare e sfruttare gli altri e avere una sconsiderata noncuranza per la propria sicurezza e quella degli altri. Possono anche avere una storia di disturbo della condotta infantile.

Il Disturbo Narcisistico di Personalità (NPD) e il Disturbo Antisociale di Personalità (ASPD) sono due disturbi di personalità distinti, che tuttavia presentano alcune somiglianze ma anche notevoli differenze.

Somiglianze tra NPD e ASPD

Sia l’NPD che l’ASPD possono essere diagnosticati in individui che hanno una storia di manipolazione, di menzogna o di sfruttamento degli altri a fini personali.

Entrambi i disturbi possono portare a difficoltà sociali e interpersonali e a una mancanza di rispetto per i sentimenti o il benessere degli altri.

Le persone con NPD e ASPD possono essere inclini a comportamenti impulsivi e ad assumere rischi.

Entrambi i disturbi possono essere difficili da trattare e possono richiedere una terapia a lungo termine.

Differenze tra NPD e ASPD

L’NPD è caratterizzato da un grandioso senso di auto-importanza, dal bisogno di ammirazione e dalla mancanza di empatia per gli altri. Al contrario, l’ASPD è caratterizzato dal disprezzo per i diritti degli altri, dall’impulsività e dalla mancanza di rimorso o di senso di colpa per le azioni dannose.

Gli individui affetti da NPD possono desiderare attenzione e convalida, mentre quelli con ASPD possono essere più preoccupati di soddisfare i propri bisogni e desideri.

L’NPD è spesso associato a un senso di autostima gonfiato e al bisogno di essere percepiti come speciali o unici, mentre gli individui con ASPD possono avere una bassa autostima e usare la manipolazione e l’aggressività come modo per affermarsi.

Approccio Dimensionale ai Disturbi di Personalità

Finora abbiamo presentato questo tipo di disturbi usando un approccio categoriale che implica una nosografia descrittiva dei comportamenti osservabili che identificano un disturbo. Esiste però anche un’importante tradizione in ambito psicopatologico che si ispira ad un criterio dimensionale, cioè con l’obiettivo di definire le dimensioni di funzionamento sottostanti alla patologia osservata. In questa direzione i modelli psicodinamici hanno offerto delle descrizioni molto suggestive dei processi alla base di alcune manifestazioni cliniche tra cui i disturbi di personalità

Ad esempio lo psicoanalista Otto Kernberg, ha sviluppato il concetto di “Organizzazione Borderline della Personalità” (BPO) per descrivere uno specifico modello di funzionamento complessivo della personalità che ha osservato in alcuni dei suoi pazienti. 

È necessario premettere che la parola borderline in questo caso può dare adito a fraintendimenti perché esiste un disturbo di personalità specifico che ha questo nome. Nella riflessione di Kernberg però borderline si riferisce ad una organizzazione complessiva alla base di diversi disturbi di personalità che viene chiamata borderline perché è un tipo di organizzazione intermedia all’interno di un continuum che comprende nevrosi, stati borderline cioè di confine, e psicosi. 

Gli individui con questo tipo di organizzazione di personalità sono caratterizzati da un debole senso di sé, difficoltà a regolare le proprie emozioni e tendenza a mettere in atto comportamenti impulsivi e autodistruttivi.

Secondo Kernberg, i soggetti con BPO presentano una serie di caratteristiche specifiche, tra cui:

  • Instabilità nell’immagine di sé, nelle relazioni interpersonali e negli affetti (emozioni).
  • Impulsività in almeno due aree potenzialmente autodannose (ad esempio, abuso di sostanze, spese, sesso, abbuffate).
  • Comportamenti ricorrenti di suicidio, gesti, minacce o comportamenti automutilanti, instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (per esempio, intensa disforia episodica, irritabilità o ansia che di solito dura poche ore e solo raramente più di qualche giorno).
  • Sensazione cronica di vuoto.
  • Rabbia inappropriata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (ad esempio, frequenti manifestazioni di collera, rabbia costante, scontri fisici ricorrenti).
  • Ideazione paranoica transitoria legata allo stress o gravi sintomi dissociativi.

Le dimensioni più rilevanti nella descrizione del BPO Possono essere racchiuse in quattro fattori:

Diffusione dell’identità 

La diffusione dell’identità, descritta da Otto Kernberg, si riferisce alla mancanza di un senso di sé o di identità chiaro e coerente. Le persone con diffusione dell’identità possono avere difficoltà a definire i propri valori, le proprie convinzioni e i propri obiettivi e possono avere difficoltà a prendere decisioni o a impegnarsi in un particolare corso d’azione. Possono anche provare un senso di vuoto o di mancanza di direzione nella loro vita. Questo è uno dei criteri utilizzati per identificare l’organizzazione borderline di personalità, un modello di comportamento e di esperienza caratterizzato dall’instabilità dell’immagine di sé, dell’umore e delle relazioni.

Meccanismi di difesa primitivi

Secondo Kernberg, le persone con BPO tendono a utilizzare meccanismi di difesa primitivi, ovvero processi mentali inconsci che le aiutano a far fronte a emozioni o esperienze difficili.

Alcuni esempi di meccanismi di difesa primitivi che Kernberg ha identificato come comuni negli individui con organizzazione borderline di personalità sono:

  • Negazione: È l’atto di rifiutare di riconoscere o accettare la realtà di una situazione. Le persone che usano la negazione come meccanismo di difesa possono fingere che un problema o una situazione difficile non esistano.
  • Scissione: È un processo che porta a vedere le cose o le persone come tutte buone o tutte cattive, senza una via di mezzo. Le persone che utilizzano la scissione come meccanismo di difesa possono avere relazioni estreme e instabili, passando continuamente dall’idealizzazione alla svalutazione degli altri.
  • Identificazione proiettiva: È il processo di proiettare i propri pensieri, sentimenti o impulsi su un’altra persona e poi percepire l’altra persona come se avesse quei pensieri, sentimenti o impulsi. Le persone che utilizzano l’identificazione proiettiva come meccanismo di difesa possono incolpare gli altri dei propri problemi o sentimenti.
  • Idealizzazione: È il processo di vedere qualcuno come perfetto o ideale, senza difetti. Le persone che utilizzano l’idealizzazione come meccanismo di difesa possono instaurare relazioni intense, ma instabili, con gli altri.
  • Controllo onnipotente: È la convinzione di avere il controllo completo sulla propria vita e su quella degli altri. Le persone che utilizzano il controllo onnipotente come meccanismo di difesa possono incolpare gli altri dei propri problemi o avere difficoltà ad accettare l’aiuto degli altri.

Debolezza dell’Io

Kernberg ritiene che persone con BPO abbiano una debolezza dell’Io, che è la parte della psiche che media tra le richieste dell’Es (la parte inconscia e istintuale della mente) e il Super-Io (la coscienza e gli standard morali interiorizzati).

Questa debolezza dell’Io si manifesta in diversi modi, tra cui:

  • Deficit nel controllo degli impulsi: Le persone con organizzazione borderline di personalità possono avere difficoltà a controllare gli impulsi e ad agire in modo appropriato. Possono assumere comportamenti impulsivi come l’abuso di sostanze, le abbuffate o i comportamenti sessuali a rischio.
  • Deficit nella gestione dell’ansia: Le persone con organizzazione borderline di personalità possono avere difficoltà a gestire l’ansia, che può portare a sentimenti di impotenza, disperazione e paura dell’abbandono.
  • Scarsa capacità di sublimazione: La sublimazione è il processo di reindirizzamento dell’energia degli impulsi inconsci verso attività più costruttive o socialmente accettabili. Le persone con organizzazione borderline di personalità possono avere difficoltà a incanalare i loro impulsi verso sbocchi produttivi come l’arte, la scrittura o lo sport.

Relazioni oggettuali interiorizzate 

Una delle caratteristiche principali della BPO è la presenza di relazioni oggettuali scisse e scarsamente integrate. Le relazioni oggettuali si riferiscono al modo in cui gli individui percepiscono e si relazionano con gli altri, sia nel mondo esterno che nella loro esperienza psicologica interna.

Nella BPO, le relazioni oggettuali interiorizzate sono spesso caratterizzate dalla tendenza a dividere le esperienze e le persone in categorie polarizzate di buono e cattivo, idealizzato e svalutato, o amorevole e odioso. Queste scissioni possono basarsi su esperienze transitorie, come sentimenti momentanei di rabbia o delusione, piuttosto che su una visione più equilibrata e integrata della persona o della situazione.

Per esempio, una persona con BPO può vedere un terapeuta come idealizzato e perfetto in un momento, e poi nel momento successivo vederlo come freddo e noncurante. Questi rapidi cambiamenti di percezione possono portare a reazioni estreme, come rabbia intensa o paura dell’abbandono, che possono essere difficili da gestire.

Relazioni oggettuali interiorizzate scarsamente integrate possono anche contribuire a un senso di confusione dell’identità e alla mancanza di un senso di sé stabile. Gli individui con BPO possono faticare a formare narrazioni coese su se stessi o sulle loro esperienze e possono avere difficoltà a distinguere i propri pensieri e sentimenti da quelli degli altri.

Nel complesso, la presenza di relazioni oggettuali scisse e scarsamente integrate è una caratteristica chiave della BPO e un fattore importante da considerare nella comprensione e nel trattamento di individui con BPD e condizioni correlate.

Sebbene il concetto di BPO di Kernberg sia simile alla diagnosi di BPD, non è una diagnosi ufficiale riconosciuta dall’American Psychiatric Association o dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Narcisismo-masochista

Un altro contributo interessante per comprendere il funzionamento interno del disturbo narcisistico di personalità viene dallo psicoanalista Arnold Cooper (2009) che ha identificato una variante piuttosto comune quando ha scritto del paziente narcisistico-masochista. Questo sottogruppo di pazienti vulnerabili spesso sembra perseguire inconsciamente la vittimizzazione e la sconfitta. Possono rovinare qualsiasi esperienza positiva nel trattamento o nella loro vita quotidiana. Paradossalmente questi pazienti trovano nello status di sconfitti una sorta di valore che innalza il loro senso di narcisismo e superiorità rispetto agli altri. 

Hanno la convinzione di meritare un riconoscimento speciale perché nessun altro ha sofferto come loro, e sembrano trovare uno squisito piacere nell’autocommiserazione.

Cooper ha descritto il narcisismo come una forma di amor proprio egocentrico e grandioso, spesso accompagnato da una mancanza di empatia e di preoccupazione per gli altri. Sostiene che il narcisismo è un meccanismo di difesa utilizzato per proteggersi da sentimenti di inadeguatezza e vulnerabilità. Secondo Cooper, gli individui altamente narcisisti hanno spesso un senso di sé distorto e possono impegnarsi in comportamenti di autopromozione e di ricerca di attenzione.

Cooper con il concetto di narcisismo-masochista, si riferisce all’interazione tra tendenze narcisistiche e masochistiche. Egli ha sostenuto che gli individui con tendenze narcisistiche possono avere anche tendenze masochistiche, in cui cercano la sofferenza e la sconfitta di sé per rafforzare le loro convinzioni narcisistiche su sé stessi. Secondo Cooper, gli individui affetti da narcisismo-masochista possono mettere in atto comportamenti autodistruttivi o autolesionistici per avere un senso di controllo sulla propria vita o per provare un senso di realizzazione o superiorità.

È importante notare che le teorie di Cooper sul narcisismo e sul narcisismo-masochista non sono universalmente accettate nel campo della psicoanalisi e sono state oggetto di dibattito e di critiche. Tuttavia, il suo lavoro ha influenzato il modo in cui questi concetti sono compresi e studiati nel campo della psicoanalisi e della psicopatologia

Narcisismo onnipotente

Un altro contributo psicoanalitico importante per comprendere la galassia dei funzionamenti sottostanti al disturbo narcisistico proviene da Herbert Rosenfeld, uno psicoanalista britannico che ha sviluppato il concetto di “narcisismo onnipotente”. 

Egli propose che questo tipo di narcisismo è un meccanismo di difesa utilizzato dall’Io fragile per proteggersi dai sentimenti di vulnerabilità e impotenza. Il narcisismo onnipotente è caratterizzato da un senso di grandiosità e invincibilità, nonché dalla convinzione che i propri pensieri e le proprie azioni abbiano un effetto potente sul mondo.

Gli analisti kleiniani hanno utilizzato il concetto di narcisismo onnipotente di Rosenfeld per comprendere il modo in cui i pazienti con disturbi narcisistici si difendono dai sentimenti di inadeguatezza e insicurezza. Essi ritengono che questo meccanismo di difesa sia il prodotto di esperienze di deprivazione emotiva vissute nella prima infanzia, in cui i bisogni del bambino non vengono soddisfatti dal caregiver primario. Di conseguenza, il bambino sviluppa un senso di sé grandioso e invulnerabile, per far fronte ai sentimenti di abbandono e rifiuto.

In ambito clinico, gli analisti kleiniani mirano ad aiutare i pazienti con disturbi narcisistici a riconoscere e comprendere i sentimenti di vulnerabilità e impotenza sottostanti che guidano il loro narcisismo onnipotente. Ciò può comportare aiutare il paziente a identificare e ad elaborare le esperienze della prima infanzia che hanno portato allo sviluppo di questo meccanismo di difesa.


BIBLIOGRAFIA

American Psychiatric Association, Ed. it. Massimo Biondi (a cura di), DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014.

Cooper, A. M. The Narcissistic-masochistic Character PSYCHIATRIC ANNALS 39:10 | OCTOBER 2009

Clarkin J.F., Yeomans F.E., Kernberg O.F. (2000) Psicoterapia delle personalità borderline. Raffaello Cortina Editore

Kernberg O.F. (2019) Erotismo e aggressività nei disturbi gravi di personalità. Raffaello Cortina editore

Rosenfeld H. A. Stati psicotici. Un approccio psicoanalitico, Armando editore, 1990.

Rosenfeld H. (1987) Comunicazione e interpretazione. Bollati Boringhieri 1989 Torino