LA NOIA IN PSICOPATOLOGIA E PSICOANALISI

Un buco che più viene riempito e più si allarga

La noia è un’emozione complessa e sfaccettata che può variare in intensità e durata, rendendola difficile da descrivere. Alcuni individui vivono la noia come un lieve disagio o un’inquietudine, mentre altri possono trovarla opprimente e angosciante. Può manifestarsi come un senso pervasivo di apatia, insoddisfazione o noia, e può essere difficile da scrollarsi di dosso.

La noia implica un’esperienza soggettiva di insoddisfazione e irrequietezza che deriva dalla mancanza di stimoli o di impegno nell’ambiente o nelle attività. È una sensazione comune che le persone provano in diversi momenti e può variare da lieve a grave. Nella sua forma normale, la noia può sembrare uno stato d’animo temporaneo che può essere alleviato trovando qualcosa da fare o impegnandosi in un’attività più stimolante.

Tuttavia, quando la noia diventa pervasiva e dolorosa, può essere il segno di un problema di fondo più significativo. Questo tipo di noia è spesso associato a sentimenti di impotenza, disperazione e inutilità. Può essere indice di depressione, ansia o altre condizioni di salute mentale, come i disturbi di personalità. 

Per le persone con disturbo borderline di personalità, la noia può essere particolarmente impegnativa, poichè possono ricorrere a comportamenti disadattivi, come l’uso di sostanze o il comportamento sessuale promiscuo, per alleviarla. Queste persone spesso lottano con la regolazione emotiva e possono provare intensi sentimenti di vuoto, che possono essere esacerbati dalla noia. 

I pazienti borderline possono avere una storia di traumi infantili o di trascuratezza, che portano a sentimenti di abbandono e di mancanza di autostima. La noia può scatenare questi sentimenti di fondo, causando angoscia e spingendo gli individui a mettere in atto comportamenti che forniscono un sollievo temporaneo, ma che alla fine esacerbano le loro difficoltà.

Analogamente, per gli individui con disturbo narcisistico di personalità, la noia può essere collegata a sentimenti di vuoto e a un senso di grandiosità compensatorio. I narcisisti spesso cercano la convalida e l’ammirazione degli altri per rafforzare la loro fragile autostima, ma quando i loro bisogni non vengono soddisfatti, possono provare noia e un senso di inutilità. Questo può portare a un ciclo di ricerca di stimoli e attenzioni, che nel tempo può diventare sempre più estremo.

Nel corso della lunga storia della psicoanalisi anche se sindromi come quella narcisistica e borderline, una volta considerate inanalizzabili, hanno iniziato ad essere trattate con una forma modificata ad hoc di psicoanalisi detta psicoterapia psicoanalitica, da un punto di vista teorico non sono numerosi gli studi psicoanalitici specificamente dedicati a questo stato mentale.

Gli studiosi però che hanno provato ad esplorare questo stato mentale inteso nella sua variante patologica lo hanno associato a stati di vuoto riferiti ad esperienze dolorose dell’infanzia in cui l’assenza prolungata fisica e mentale dell’oggetto primario che fornisce sicurezza e amore porta ad uno stato di disperazione del bambino che dopo un po’ si spegne e ne risulta un vuoto, una sorta di buco mentale lì dove avrebbe dovuto esserci l’oggetto primario che fornisce cure. 

Tutto questo esita nell’adulto in un continuo bisogno di stimolazione che quando viene a mancare riapre le porte a quella mancanza originaria che non può essere però rappresentata proprio perché ho portato un vuoto nella rappresentazione. 

La noia patologica può essere quindi legata a un dolore, conseguente all’assenza di un oggetto, che non può essere rappresentata nella psiche. Ciò significa che potrebbe esserci un senso profondo e primordiale di perdita o di nostalgia che si esprime attraverso i sentimenti di noia.

Nella teoria psicoanalitica, il concetto di oggetto si riferisce alla persona che soddisfa i nostri desideri e bisogni. Questo concetto può essere esteso fino ad includere un’ampia gamma di cose, da oggetti fisici come il cibo o i giocattoli, a oggetti psicologici come l’amore o la convalida, che però riconducono sempre alla relazione con un caregiver primario. Quando non riusciamo ad accedere o a rappresentare il dolore collegato alla scomparsa di questo oggetto nella nostra psiche, possiamo provare un senso di perdita o di nostalgia che può manifestarsi come noia.

Questo può essere particolarmente vero nei casi in cui l’oggetto desiderato è irraggiungibile o impossibile da rappresentare. Ad esempio, un bambino che desidera l’amore e l’attenzione di un genitore assente o emotivamente non disponibile, in modo sistematico, può provare un profondo senso di perdita che non può essere risolto con altri mezzi. Questo può portare a un senso di noia pervasivo, poiché il bambino non riesce a trovare soddisfazione in altre attività o relazioni.

Allo stesso modo, gli adulti possono sperimentare di nuovo questo tipo di noia patologica quando non sono in grado di soddisfare i loro desideri o i loro bisogni di connessione significativa o di realizzazione. Ciò può essere dovuto a una serie di fattori, come l’isolamento sociale, la depressione o la mancanza di uno scopo o di una direzione nella vita.

Nel complesso, la prospettiva psicoanalitica sulla noia sottolinea l’importanza di comprendere i fattori psicologici ed emotivi sottostanti che contribuiscono a questo stato. 

In generale, sebbene la noia sia un’esperienza umana naturale, può diventare problematica quando diventa pervasiva e dolorosa, in quanto può indicare una condizione di malessere emotivo sottostante che richiede attenzione e trattamento.

BIBLIOGRAFIA

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