Il Disturbo da Dismorfismo Corporeo
Il disturbo da dismorfismo corporeo (Body dysmorphic disorder, BDD) anche conosciuto come dismorfofobia, termine coniato nel 1891 dallo psichiatra italiano Enrico Morselli, è un disturbo mentale caratterizzato da una preoccupazione persistente e angosciante per un difetto immaginario o lieve del proprio aspetto che gli altri non vedono o non considerano significativo.
Le principali manifestazioni del BDD possono includere un’immagine corporea distorta, soprattutto in riferimento ad alcune parti circoscritte del corpo percepite come troppo grandi oppure troppo piccole oppure piene di difetti, il che significa che la percezione che la persona ha del proprio corpo è significativamente diversa da come la vedono gli altri. Questo può portare a comportamenti compulsivi come l’eccessiva pulizia, il controllo frequente allo specchio e la ricerca di rassicurazioni, nonché comportamenti di evitamento come l’isolamento sociale e le difficoltà al lavoro o a scuola. I soggetti affetti da BDD possono anche manifestare depressione, ansia e pensieri suicidi.
Le persone affette da BDD possono trascorrere ore e ore al giorno ossessionate dai difetti che percepiscono, il che può portare a una significativa angoscia, ansia e depressione. Possono mettere in atto comportamenti compulsivi, come controllare il proprio aspetto allo specchio, cercare rassicurazioni dagli altri o evitare del tutto le situazioni sociali. Questa condizione può compromettere significativamente la qualità della vita di una persona e interferire con la sua capacità di funzionare nella vita quotidiana.
La preoccupazione per parti del proprio corpo può creare un circolo vizioso con la bassa autostima, in cui i pensieri e i sentimenti negativi sul proprio aspetto possono rafforzare la bassa autostima e la bassa autostima può esacerbare la percezione dei difetti o delle imperfezioni.
Il Disturbo da dismorfofobia corporea (BDD) è effettivamente classificato come disturbo ossessivo-compulsivo e correlati nel DSM-5. Tuttavia, il BDD può associarsi anche ad altre condizioni psichiatriche.
L’anoressia nervosa, un tipo di disturbo alimentare, è caratterizzata da un’immagine distorta del corpo, dall’intensa paura di ingrassare e dalla restrizione dell’assunzione di cibo. Alcuni soggetti affetti da anoressia possono presentare anche sintomi di BDD, in quanto possono essere ossessionati dai difetti percepiti nel loro aspetto, in particolare per quanto riguarda il peso e la forma del corpo.
Anche i disturbi depressivi e i disturbi d’ansia possono coesistere con il BDD, in quanto i soggetti affetti da BDD spesso provano un’intensa angoscia emotiva e ansia legata ai difetti dell’aspetto percepiti.
Anche i disturbi della personalità, in particolare quelli dello spettro ossessivo-compulsivo, possono essere associati al BDD. Ad esempio, i soggetti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo di personalità possono essere particolarmente preoccupati della simmetria e della perfezione del proprio aspetto, che possono manifestarsi come sintomi del BDD.
È importante notare che il BDD può coesistere con più condizioni psichiatriche e una valutazione e una diagnosi completa da parte di un professionista della salute mentale sono essenziali per un trattamento efficace.
Il trattamento del BDD può comprendere la psicoterapia, i farmaci, o una combinazione di entrambi e può essere efficace per aiutare le persone a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita. La terapia cognitivo-comportamentale e la terapia psicodinamica, possono aiutare le persone a identificare e mettere in discussione i pensieri e le convinzioni distorte sul proprio aspetto e a sviluppare un’immagine di sé più positiva e realistica.
In particolare secondo la teoria psicodinamica basata sulle relazioni oggettuali, il disturbo da dismorfofobia corporea (BDD), è visto come una manifestazione degli oggetti interni interiorizzati del paziente, che sono rappresentazioni mentali inconsce di sé e degli altri che si formano durante la prima infanzia.
Nel caso del BDD, questi oggetti interiorizzati possono includere un’immagine distorta di sé e convinzioni negative su di sé che sono state interiorizzate come risultato di esperienze traumatiche o di relazioni negative con i caregiver. Questi oggetti interiorizzati agiscono poi sull’autostima del paziente, facendogli provare ansia, vergogna e insicurezza per il proprio aspetto fisico.
In conclusione è importante notare che il BDD è una condizione complessa, influenzata da molteplici fattori e che l’esperienza di ognuno è unica. Se state lottando con il BDD, è importante rivolgersi a un professionista della salute mentale per ottenere supporto e trattamento. Sono disponibili trattamenti efficaci, come la terapia psicodinamica e cognitivo-comportamentale, che possono aiutare a ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.